La Thaumetopoeapityocampa,comunemente conosciuta come la “Processionaria del Pino”, è un lepidottero che allo stato larvale si presenta in gruppi che si spostano in fila indiana formando una  vera e propria ‘’processione’’, dalla quale ne deriva il nome.

Questo insetto è diffuso soprattutto nelle regioni temperate, in particolare Europa Meridionale, Medio Oriente , Africa Settentrionale e colpisce per la stragrande maggioranza tutte le specie del genere “pinus” , tra le quali ricadono le categorie di pino più comuni presenti nelle città, nei parchi e nei condomini.

Allo stato adulto l’insetto di processionaria si presenta coma farfalla ,chenel periodo estivo deponefino ad oltre 200 uova sui rami di pino. I nidi si presentano di color bianco con una consistenza setosa, quasi a formare un grande batuffolo, e sonosituati soprattutto sulle punte dei rami laterali di questi alberi. Tendenzialmente, se ancora in buone condizioni, le larve riutilizzano i nidi lasciati dai loro predecessori,diversamentene tessono uno nuovo.

In primavera le larve iniziano a nutrirsi, ma nelle zone più calde è possibile che questo si verifichi già nel periodo invernale, se le temperature superano i 9° C.Le larve che nascono si cibano da subito in maniera invasiva degli aghi di pino, causando ingenti danni agli alberi stessi , tale da poterne compromettere anche il ciclo vitale ed estendersi, perfino, ad intere pinete. Le larve sono, inoltre, estremamente nocive anche per l’uomo e gli animali domestici. Allo stato larvale, infatti, l’insetto è dotato di una peluria estremamente orticante per l’uomo, con possibili ulteriori reazioni pericolose per la salute se la stessa peluria entra in contatto con occhi o bocca o inalata e addirittura ingerita. Stesse conseguenze anche mortali potrebbe avere per gli animali .

Giunti a maturità, infine, le larve abbandonano il loro nido formando file indiane lunghe anche svariati metri ,passano per il tronco e giungendo sul suolo si interrano per completare il loro ciclo vitale , passando poi da crisalidi a farfalle .

Questo insetto è così pericoloso che la sua lotta è obbligatoria in Italia sin da 1998. Esistono diversi metodi per combattere la processionaria, ma in ogni caso è sempre consigliato affidarsi a specialisti del settore considerata la pericolosità delle operazioni, che nella maggior parte dei casi si eseguono in quota, per raggiungere l’altezza dei rami.

I metodi più comunemente utilizzati sono:

trattamenti fitosanitari

– asportazione dei nidi

Il primo metodo consiste nell’utilizzo di prodotti specifici da nebulizzare direttamente sulle larve ormai svernate, causandone la morte, per poi bruciarle. Tale procedimento applicato in questo specifico stadio dell’insetto, garantisce l’esito del metodo stesso.

Nel secondo, invece, si esegue la potatura dei rami sui quali si presentano i nidi, per poi procedere, come nel primo, alla combustione in sicurezza.

Quest’ultimo è preferibilmente consigliato, perché bisogna intervenire prima che sverninoper consentire di distruggere completamente i nidi e sterminare le larve. Inoltre, permette di eseguire in maggiore sicurezza gli interventi dato che la peluria delle larve, anche se morte, continua ad avere gli stessi effetti e conseguenze sugli animali e sull’uomo e di evitare al tempo stesso quelle che potrebbero aver iniziato a muoversi verso il tronco.